Questo Vademecum raccoglie in un unico documento la normativa di riferimento e le
applicazioni pratiche sulle modalità di svolgimento delle attività lavorative per i circa 40.000 specializzandi, medici e sanitari, operanti in Italia e per le migliaia di aziende sanitarie pubbliche e private.
In particolare sono illustrate, oltre alle attività lavorative già compatibili da tempo con il contratto di formazione specialistica (ad. es. turni di continuità assistenziale, sostituzioni MMG, guardie turistiche ecc.):
− le altre tipologie di reclutamento introdotte negli ultimi anni, a partire dall’assunzione
mediante il cosiddetto “Decreto Calabria”,
− il conferimento di incarichi a tempo determinato previo avviso pubblico o di incarichi
libero professionali e di lavoro autonomo e co.co.co. disciplinati dal cosiddetto “Cura
Italia”,
− gli incarichi libero-professionali, anche di collaborazione coordinata e continuativa, che
possono essere svolti sia presso le Aziende del SSN che presso le strutture sanitarie
private o i soggetti privati, per un massimo di 8 ore settimanali disciplinati dal cosiddetto
“Decreto Bollette”.
A queste si aggiungono le prestazioni di collaborazione volontaria e occasionale con contratto libero-professionale a favore di Enti e Associazioni che, senza scopo di lucro, svolgono attività di raccolta di sangue ed emocomponenti (AVIS).
Si offrono anche indicazioni in merito alla possibilità per gli specializzandi di iscriversi a master e dottorati durante il percorso di specializzazione.
Il presente elaborato è il frutto dell’attività quotidiana e pluriennale di Anaao Giovani e Als, le due realtà associative maggiormente rappresentative dei medici specializzandi, che hanno il comune obiettivo di garantire dignità lavorativa, formativa e retributiva ai medici in
formazione specialistica.
In questo quadro, riteniamo fondamentale il rapido inizio di un iter parlamentare per un
cambio d’inquadramento del futuro specialista con un contratto di formazione–lavoro
incardinato nel CCNL in cui la formazione teorica è di esclusiva pertinenza universitaria e la
formazione pratica è svolta nei policlinici e negli ospedali del territorio, con una rigorosa
certificazione delle competenze e una impostazione formativa-lavorativa di caratura
europea.