giovedì, Marzo 28, 2024
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Comunicato della segreteria aziendale su delibera emergenza PS

LA DELIBERA DEL DG D’URSO CHE PREVEDE L’ORDINE DI SERVIZIO PER GARANTIRE IL PS E’ UNA RISPOSTA PARZIALE E GRAVA I MEDICI DI UN ULTERIORE CARICO DI FATICA E DI RESPONSABILITA’, MA I PROFESSIONISTI FARANNO LA LORO PARTE.

Che la Regione Toscana, prima, e la USLTSE, in zona Cesarini, abbiano dovuto deliberare in via d’urgenza sulla critica situazione del DEU, tale da mettere in forse servizi essenziali come i PS e i PET del 118, è un fatto. Che questa scelta sia stata causata dalla mobilizzazione della categoria, che ha denunciato lo stato di grave sofferenza e di rischio cui è sottoposta, e dall’azione sindacale è un altro fatto. 

Di fronte all’emergenza della necessità di garantire servizi essenziali non sarebbe stato accettabile l’invio allo sbaraglio, senza garanzie, di professionisti che sia pure con specialità equipollente non sono specialisti in Medicina e Chirurgia d’Urgenza e di Accettazione. Di fronte all’emergenza la categoria dei Medici non si sono mai tirati indietro, ma non sono più i tempi dal doverlo fare a mani nude. Che i PS ed i PET funzionino è interesse dei medici, che devono garantire la sicurezza dei pazienti e la propria.

E’ quello che abbiamo sostenuto. L’Anaao ha svolto la sua parte insieme all’Intersindacale.

A livello regionale, dove il segretario Flavio Civitelli, ha svolto una attività intensissima, a livello della SE che ha denunciato il problema senza titubanze. Un ruolo significativo lo hanno svolto i colleghi Anaao di Nottola che per primi hanno proposto un percorso di soccorso sostenibile per il loro PS, come importantissimo è stato il movimento di consapevolezza che è cresciuto ad Arezzo, che ha portato in ultimo ad una presa di posizione unitaria nei fatti di tutta la categoria.

Ciò nella valutazione del contesto, ma nel concreto la delibera 878, come si pone? Avremo modo di essere più circostanziati, ma non tutto è risolto. Un passo in avanti, e su questa spinta ottimistica consideriamola pure un bicchiere mezzo pieno.

1) Innanzitutto limita l’intervento al SUPPORTO ai pazienti internistici/chirurgici, ai pazienti in OBI ed alla presa in carico anticipata (boarding) dei pazienti già inquadrati in PS.

C’è  da chiedersi tuttavia come sia possibile influire con boarding nel momento in cui i posti letto sono al minimo e la forza lavoro dei reparti è dirottata al PS. Una contraddizione evidente che merita una riflessione e che richiede risposte da parte della Direzione.

2)  L’adesione volontaria e condivisa dei medici, di per sé auspicabile, non è tuttavia posta sotto una chiara garanzia: come può ritenersi sufficiente, infatti, il “dare atto che  la responsabilità dei medici che operano ai sensi della DGRT 657/2021 nei rispettivi servizi di Medicina  e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza è disciplinata con  le stesse modalità ordinarie di cui alla Legge n. 24/2017 previste quando l’Ordine di Servizio è assicurato nelle unità operative di originaria assegnazione“? Un auspicio apprezzabile nelle intenzioni, ma nella sostanza non si vede quanto praticabile. Tuttavia chi avesse una assicurazione estesa anche alla attività di Pronto Soccorso ci potrebbe anche fare un pensiero.

3) L’Ordine di Servizio, viene opportunamente deliberato da DG a garanzia anche dei Direttori di Presidio che si vedono investiti di tale incombenza.

Esso, come è noto, deve essere eseguito, ma è opportuno inviare al DG una lettera con la quale si comunichi  che ai fini della Responsabilità Medico Sanitaria e ai suoi effetti assicurativi, lo specialista comandato segnala che per i pazienti affetti dalla sopraindicata patologia possiede solo competenze generiche ma non quelle specialistiche previste dalla normativa europea.

L’OdS deve essere equamente distribuito tra tutti i dirigenti dell’UO, qualsiasi incarico abbiano, salvaguarda sia l’Azienda che lo adotta dovendo garantire servizi essenziali, sia i professionisti per essere essi comandati a tale attività.

Circa l’intesa prevista dei Direttori di UOC, se è naturale, stante la necessità di “assicurare in via prioritaria la funzionalità della struttura di provenienza” del comandato (CCNL 10.02.2004, art. 16, comma 4), non sarebbe corretto coinvolgerli nella responsabilità del provvedimento ingiuntivo.

Prevedere l’Attività Aggiuntiva, dà un sostegno ai reparti depauperati del personale che ne abbisognano per garantire le proprie attività. 

La delibera prevede anche di avviare, parallelamente all’adozione dell’atto deliberativo il confronto con i sindacati. Un confronto necessario e che per troppo tempo non è stato preso in considerazione.

La segreteria aziendale ANAAO

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