La Medicina di genere è una dimensione trasversale della medicina che coinvolge tutti i professionisti coinvolti nell’assistenza sanitaria.
Il concetto di “Salute e medicina di genere” nasce dall’esigenza di impostare percorsi preventivi, diagnostici, terapeutici e assistenziali specifici per ciascuno dei due sessi ed è una presa in carico della persona che tenga presenti le differenze di genere non solo sotto l’aspetto anatomo-fisiologico, ma anche differenze biologico-funzionali, psicologiche, sociali e culturali ed ovviamente risposta alle cure.
È importante promuovere l’attività scientifica e di ricerca in un’ottica di genere, con l’obiettivo di garantire maggiore appropriatezza ed efficacia delle cure, anche in considerazione dell’attenzione posta su questa tematica nella valutazione dei progetti finanziati dalla Comunità europea.
In Italia nel 2019 una normativa nazionale adotta il “Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere”, previsto dall’articolo 3 della Legge 3/2018 e ci obbliga a portare avanti il raggiungimento degli obbiettivi nazionali passando attraverso una rete organizzativa regionale .
La Regione Toscana è stata la prima ad inserire nel suo Piano Socio-Sanitario l’elemento di genere e ad istituire, nel 2014, il Centro di coordinamento regionale per la Salute e la Medicina di Genere, che costituisce un prezioso strumento di impulso, raccordo e integrazione delle azioni e delle iniziative poste in essere dal sistema sanitario toscano per sviluppare una rete multidisciplinare e multi professionale integrata, che tenga conto delle differenze di salute tra i generi nella definizione di percorsi preventivi, diagnostici, terapeutici e assistenziali specifici.
Il Centro, insieme a tutta la rete territoriale che coordina, opera in costante raccordo con i settori regionali competenti in materia di programmazione e organizzazione delle cure, qualità dei servizi e con le altre strutture del Governo clinico regionale. Pur espletando attività prettamente sanitarie, il Centro si relaziona anche con gli altri tavoli istituzionali e settori regionali che si occupano direttamente o indirettamente della tematica della parità di genere.
L’esigenza di questo nuovo punto di vista, da includere in tutte le specialità mediche, nasce dalla crescente consapevolezza delle differenze associate al genere, con il fine ultimo di garantire ad ogni persona, la migliore cura, rafforzando ulteriormente il concetto di “centralità del paziente” e di “personalizzazione delle terapie”.
Mojgan Azadegan – Responsabile Centro di coordinamento Salute Medicina di Genere regione Toscana